Buoni propositi.

Quando frequentavo il liceo ripetevo spesso alla mia migliore amica dell’epoca, B. (a cui magari dedicherò un post più in là), che a venticinque anni mi sarei ammazzata, magari buttandomi sotto un treno. Fondamentalmente perché credo vivamente che i 25 anni segnino un traguardo negativo, il dipartirsi inesorabile della bella giovinezza che si fugge tuttavia, come scriveva un signore di Firenze (che associamo facilmente ad un certo Ezio..). Insomma, nei miei pensieri il quarto di secolo è sempre stato un traguardo inarrivabile e proibito, il cui solo pensiero fa rabbrividire.

Sono tornata a ragionarci su in questo periodo, come mi accade nei periodi di particolare stress: ormai ho ventidue anni, vado per i ventitré che compirò prima della fine dell’anno. Cosa farò fra un paio d’anni? Arriverò al punto di mantenere le mie promesse ed i miei buoni propositi e di buttarmi sotto un treno?

Possibilmente sotto un FrecciaRossa, da brava pendolare.


6 risposte a "Buoni propositi."

  1. Per me il discrimine erano i 21 anni perche’ al fatidico compleanno tutti gli amici dicevano “cazzo sono vecchio”, quindi saresti già fuori. Oppure potresti fare come faccio io con la radiosveglia: la punto alle 7, poi mi sveglio e dico no, altri 10 minuti, e la punto alle 7.10, poi alle 7.30 ecc. Arrivi alle 9 che manco te ne accorgi ;-P

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