Le mie giornate si risolvono in un déjà vu dopo l’altro: parole che ho già pronunciato, frasi che ho già letto, situazioni che ho già vissuto.
Forse non è vero che sto proseguendo su una linea retta. Magari sto solo girando in cerchio, affannandomi alla rincorsa di un qualcosa che scorgo lontano e che in realtà sono soltanto io in una diversa angolazione.
Un ridicolo cane che rincorre la propria coda.
Ed allora deve esserci qualcuno che mi osserva, che si diverte a vedermi annaspare, che tira le fila di tutto – ne sono convinta.
Me ne devo convincere, o rischio di impazzire.