La solitudine
è un orologio che ticchetta in una stanza vuota – tic tac.
Dolce e regolare, il suo rumore rende semplice l’assuefazione, batte il ritmo del sangue che scorre nelle vene e si lega ad esso.
La meta, distinta sull’occidente desolato, si staglia decisa ed immobile già prefissata.
Tic tac.
Non sempre si desidera essere salvati: a che pro?
Ognuno è solo!
Eppure
C’è chi è più solo
Degli altri.