1851

E l’ansia che non se ne va.
Intanto sei caduto in basso, mi dicono; io non controllo perché non vorrei dare l’impressione che m’interessi davvero.
Tanto vado via domani, o la settimana prossima, non importa – ciò che conta davvero è andare.
Sgranocchio popcorn mentre guardo la vita scorrere via ed il tempo sfiorare le mie dita. Sfiorisco come sfiorivano le viole secondo Rino Gaetano ed un’altra stagione è passata mentre cerco il mio equilibrio.
Ho smesso di aggrapparmi ai fili delle ragnatele sperando che riescano a sostenermi, adesso mi attacco piume sulle braccia cercando di volare via. E fanculo alle vertigini e a ciò che mi tiene ancorata che forse è semplicemente il mio peso ed il peso della mia anima a non andar bene.
Icaro in fondo ha soltanto sbagliato i suoi calcoli ed ha pagato la sua curiosità. Lucifero in fondo ha soltanto sbagliato approccio ed ha pagato il suo orgoglio.

Perché per un semplice errore si è segnati per così tanto tempo? Il mio è dire di sì troppo spesso – o forse dire troppi no: quando lo capirò riuscirò ad andare avanti.


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