Per non ferirci le nostre emozioni si sono fatte da parte. Dicembre era freddo e ti intirizziva i pensieri, rendendo inutile ogni sforzo di concentrazione.
E tu non sapevi il perché i nostalgici della guerra giocavano a fare la rivoluzione, a far soffiare di nuovo quei venti malsani che hanno già inquinato abbastanza il nostro mondo. Ma erano tante le cose che non sapevi.
Ora le cose che non sai ti ammaliano i nervi, pallido burattino nelle mani degli altri. Di questo sei a conoscenza, ma non sembri preoccupartene: tutti siamo marionette di qualcuno più forte, più potente, più affascinante di noi.
Ti sbiadivano i segni sui polsi e li accarezzavi con la punta delle dita cercando di memorizzarli. Erano più forti di noi e i nostri compromessi si perdevano tra le nebbie di una mattinata grigia. “Non sono riuscita a salvarli”, mi dicevi soffiando piano il fumo di una sigaretta, di dieci sigarette, di cento sigarette.
Parole dietro parole e parole ancora che venivano smarrite tra i pendolari e ritrovate poco più in là, ripiegate in discorsi affettati pieni di ovvietà.
“Non sono riuscita a salvarli”, mi dicevi, e io non capivo mai a cosa ti riferissi.
E ora che non parli le nebbie si sono fatte più opprimenti, gli stupidi conti in banca che hanno i colori del Natale.
“Non sono riuscita a salvarli”, mi dicevi, e solo poi l’ho capito che ti riferivi ai regali di una consuetudine propagandistica che non mi appartiene più da tempo.
I tuoi pensieri troppo alti e i miei impegni limitati che mi lasciavano tempo libero per non fare in realtà nulla. Le abitudini sono forti a morire, ma alla fine la Morte arriva per tutti e lascia dolore e insoddisfazione e rammarico e sollievo dagli umani dolori.
I miei sogni hanno sempre un risvolto drammatico e mi sveglio in piena notte con l’angoscia di aver perso qualcuno, o qualcosa, mentre smarrisco me stessa alla fermata di un tram.
Mi giustifico dicendo che una città si vive soltanto prendendo un autobus a caso e facendone l’intero percorso fino al punto di partenza, ma non ne sono più tanto sicura.
Non sono sicura di niente.