Giorno 20.
Non capisco davvero perché tutti si ostinino a voler continuamente trovare una persona. Insomma, c’è chi ne fa l’unico obiettivo della sua vita.
C’è altro, là fuori. Non vedo il motivo o quei tanto sopravvalutati vantaggi che derivano dall’affidarsi totalmente alla prima persona che incrocia la nostra strada. Dal progettare una vita insieme ancor prima di conoscerla davvero.
Non è il bell’aspetto o la simpatia a determinare il carattere di un individuo. Gli esseri umani sono talmente sfaccettati che non bastano anni a conoscerli – come si può conoscere qualcuno dopo solo qualche settimana al punto da dichiarare il proprio amore eterno, cancellando ponti con gli altri secondo il capriccio di chi fino a poco tempo fa era un perfetto sconosciuto?
Non è meglio allora godersi la propria solitudine finché non si è davvero pronti – per quanto lo si possa essere in tali ambiti? Quando l’incontro casuale e non cercato ossessivamente fa girare la testa non soltanto per l’idea.
Mi guardo attorno e trovo dell’assurdo ovunque.
Come si determina quando si è “davvero pronti” ?
Lo si determina solo con l’incontro di un altro. 🙂
"Mi piace""Mi piace"
“Ecco, sono pronto.”
E morì.
"Mi piace""Mi piace"