hello friend.
“hello friend.” that’s lame.
E così mi hanno consigliato di iniziare a vedere questa serie televisiva made in USA che ha come protagonista un giovane ingegnere informatico. Tenendo in ottimo conto la persona che ha espresso la sua opinione positiva al riguardo, ho accontentato la mia curiosità e mi sono procurata la prima stagione – la seconda stagione, prevista già da giugno 2015, verrà trasmessa negli Stati Uniti nel corso del 2016.
Non ero del tutto convinta, soprattutto durante i primi minuti: “Quello che sto per dirti è top-secret, una cospirazione più grande di tutti noi. Là fuori c’è un potente gruppo di persone che governa segretamente il mondo”
‹Oddio no, una serie televisiva che sembri la brutta copia di V for Vendetta ambientato in un universo attuale no, per favore› è stato il primo, sconsolato pensiero che ho provato, ma ho deciso di continuare comunque a vedere il primo episodio.
E ho fatto bene.
L’episodio pilota dura circa 1 ora e presenta, com’è ovvio che sia, il personaggio principale: Elliot, un ingegnere informatico che lavora nel campo della cybersecurity e che ha disordini di tipo sociale. Non è il classico eroe tutto aspetti positivi e luminosi che saltella allegro in una valle fiorita, oltrepassando unicorni ed arcobaleni mentre si appresta a combattere il brutto, malvagio e crudele cattivo.
Ma non è neanche il classico antieroe, affascinante e misterioso, che cammina in una valle di lacrime e emitudine e si destreggia tra genitori morti, cani investiti & caramelle rubate nel suo passato.
Il punto forte di Elliot è che non è una persona buona. Sbaglia, si comporta in maniera misera ed ha una morale tutta propria.
Il punto forte della serie televisiva è Elliott stesso, il modo in cui parla perennemente con qualcun altro – che è solo nella sua testa e che spesso è solo un espediente per bucare lo schermo -, ma lo sono anche i termini vagamente tecnici che vengono usati.
L’unica cosa che temo è l’ondata di ragazzini che si improvviserà hacker soltanto perché l’ha visto fare in un telefilm.
Proprio quello di cui l’ambiente ha bisogno.
Sigh.
Tornando a noi.
Nel primo episodio non succede molto: come già detto, il pilot serve più che altro a presentare il personaggio principale, con tutte le sue fisime e le sue debolezze, e chi gli ruoterà intorno – non posso dire molto, o rischio di spoilerare troppo. È anche l’occasione per dare il via alle cose: l’attacco informatico alla ECorp mette in contatto Elliot, ovviamente l’unico in grado di porre un freno all’attacco DDoS, con la FSociety, un gruppo di hacker che vuole rivoluzionare il mondo.
Ed è da quell’incontro che Elliot inizia a cambiare… Ma questa, si sa, è un’altra storia.
A 3000km di distanza, siamo riuscite a sincronizzarci! Anche io l’ho visto ieri. Per il momento non so…a me continua a piacere più Halt And Catch Fire (adoro il personaggio di Donna Clark)!!!
PS: ora ti lascio..che vado a vedere il 3° episodio! 😀
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