Forza Nuova e il GayPride a Pompei.

Sembra proprio che i nostri[citazione necessaria] amici di Forza Nuova ne abbiano combinata un’altra delle loro, prendendosela stavolta con il GayPride organizzato per il 30 giugno a Pompei.

Forza Nuova minaccia il Gay Pride a Pompei: “È come l’eruzione del Vesuvio, li prenderemo a calci”

Il titolo dell’HuffPost mi ha attirato mentre cercavo scuse per non studiare scorrevo rapidamente la home di Facebook per cazzeggiare informarmi prima di iniziare la giornata. Beh no dai, ho pensato, di sicuro è un clickbait, non possono averlo detto davvero. Ed ho cliccato per togliermi ogni dubbio.

Sappiate che se venite a frocieggiare fuori il Santuario vi pigliamo a calci sulle gengive

una provocazione che definire blasfema ci sembra poco, un vero e proprio attacco ai valori cristiani.

Quindi l’annuncio: il 30 giugno Forza Nuova presidierà il Santuario per l’intera giornata “impedendo con ogni mezzo in nostro potere – si legge nel post – che i circensi delle lobby LGBT, tanto coccolati dall’amministrazione locale che ha dato il benestare a questo scempio con tanto di patrocinio morale, si esibiscano nelle loro volgari e inutili manifestazioni“.

Ok, no, aspetta, fermi tutti.
Ci sono così tante cose sbagliate in questa dichiarazione che… non so da dove iniziare! Lobby gay, manifestazioni volgari, valori cristiani (a Pompei), blasfemia, minacce, machismo ostentato… No, seriamente, è il caso di fare un passo indietro perché troppe informazioni su quest’ammasso di… di… di… non so neanche come definirlo.

Ok, prima di tutto: sono calma. Perplessa, ma calma.

Partiamo dall’inizio. O dalla fine, se volete.

Io non capisco che problemi abbiano quelli di Forza Nuova con chi ha un orientamento sessuale diverso. In generale, non capisco che problemi abbiano gli omofobi e famigliola bella con chi ha un orientamento sessuale diverso. Forse sarò ingenua e vivrò in un mondo fatto di zucchero filato ed unicorni, ma finché si rimane nell’ambito del Safe, Sane, Consensual (al di là dell’ambiente BDSM, dovrebbe essere applicata a tutta la sfera dei comportamenti sessuali) non capisco proprio dove stia il problema. Non è che qualcuno li obbliga a diventare omosessuali o bisessuali, mentre mi risulta ci siano stati (e sfortunatamente ci siano ancora) casi del contrario.

E ok, aggiungiamo anche al sesso sicuro e consenziente anche il fattore dell’età, e cioè che sia fatto al di sopra della soglia legale (che in Italia è 18 anni, ed il fatto che l’età della “prima volta” sia moooolto più basso dovrebbe dar vita a molti altri discorsi, come ad esempio la necessità dell’educazione sessuale almeno negli istituti di istruzione superiore).

Ora, a parte il solito bigottismo a cui, purtroppo, Forza Nuova e tutti i simpatizzanti, spesso ignari, ci hanno abituati nel corso degli anni, quello che mi rende più perplessa è l’accostamento “radici cristiane – Pompei“.

Un po’ di storia. Intanto, il Pontificio Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei (Picasso levate, ho trovato un nome che può competere col tuo) è stato completato nel 1901. Piuttosto tardi, per essere emblema delle radici cristiane dell’Italia. Avrei capito se avessero detto San Pietro in Vaticano (1626) o la basilica di San Francesco ad Assisi (1253), ma… il santuario di Pompei? Cioè, praticamente (quasi) tutte le chiese del mio paese sono più vecchie, è come dire che qui è stato fondato il Cattolicesimo (pure se siamo stati scomunicati, ma è un’altra storia).

Forse gli uomini e le donne di Forza Nuova Campania hanno bisogno di un piccolo ripasso di storia: prima della costruzione della basilica che vogliono difendere con ogni mezzo, prendendo a calci nelle gengive gli esponenti della lobby LGBT che andranno a frocieggiare là davanti, esisteva già una cittadina neanche tanto piccola di nome, guarda un po’, Pompei.

Una cittadina prima greca, poi romana, ma di sicuro non cristiana. Anche perché è stata distrutta nel 79 d. C. da un’eruzione del Vesuvio mentre sul trono di Roma sedeva Tito Flavio Vespasiano (Cesare Augusto), che era amor ac deliciae generis humani, come dice Svetonio, ma questo non perché fosse cristiano. Il Cristianesimo diventerà religione ufficiale dell’Impero Romano soltanto con l’Editto di Tessalonica del 390, più di 300 anni dopo la scomparsa di Pompei. Nel 79 d. C., al massimo, i cristiani venivano usati come divertenti spuntini per i leoni al Circo Massimo, quindi parlare di radici cristiane a Pompei, oltre ad essere fuori luogo, dimostra quanto il loro sia soltanto un mero tentativo di farsi pubblicità.

E dimostra anche che a visitare i bellissimi scavi Pompei non ci sono mai andati. Non si sono mai lasciati affascinare dagli affreschi, non si sono mai chiesti cosa fossero stati gli ultimi pensieri di quelle persone che sono morte prima di rendersene conto, così, all’improvviso.

E non hanno mai neanche visto gli affreschi dei Lupanari, i bordelli in cui “lavoravano” schiave e schiavi, abbondantemente ritratti sui muri in attività sessuali.


3 risposte a "Forza Nuova e il GayPride a Pompei."

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