Guardiamo in faccia la realtà: a inizio anno siamo tutti pronti a fare propositi su propositi, e poi… Un terzo lo perdiamo per strada, ad un altro terzo rinunciamo per colpa di fattori esterni (grazie, 2020) e dell’ultimo terzo non ci importa abbastanza da impegnarci.
Questa volta ho deciso di adottare un approccio diverso: prima di iniziare con i soliti vecchi buoni propositi, analizziamo come è andato l’anno appena trascorso. E facciamolo attraverso un piccolo questionario: sono 5 domande, a cui si risponde anche piuttosto velocemente, che dovrebbero aiutarci a capire come ci siamo comportati in rapporto ai nostri obiettivi.
Almeno… io le ho ideate per questo!

1. Quali sono state le 3 lezioni più importanti che hai imparato nel 2020 sulla tua forza di volontà? Come puoi applicarle ai tuoi nuovi obiettivi?
Come primo passo, pensiamo ai nostri più grandi successi e ai nostri più grandi errori – perché le due cose vanno spesso insieme. Cosa è andato bene / male nel 2020? E in che modo sapere ciò ci sarà utile nel 2021?
2. Cosa avevi pianificato ma non sei riuscito a fare? E cosa potrebbe succedere, se ignorassi questi obiettivi anche per quest’anno?
Questa domanda ci aiuta a individuare quali obiettivi abbiamo lasciato per strada, in modo da capire se è stato per cause esterne (2020, siamo giustificati per quasi tutto) o semplicemente perché non ci importa abbastanza. Abbiamo tutti un obiettivo che stabiliamo ogni anno… da decenni. Per me è dimagrire, ad esempio.
3. Immagina di essere già al 31 dicembre 2021. Non è cambiato nulla rispetto al 31 dicembre 2020, tranne per un particolare, e sei comunque molto soddisfatto dei progressi. Qual è questo particolare?
Tra le decine di buoni propositi, ce n’è sempre uno di cui ci importa molto, molto di più rispetto agli altri.
4. Quale parte di te ha sabotato i tuoi obiettivi? Come hai bisogno di cambiare per ottenere risultati migliori l’anno prossimo?
L’autosabotaggio è comune a tutti, ma può diventare un problema se si mette “di traverso” tra noi e i nostri obiettivi. Prendere coscienza di quali meccanismi mentali si nascondano dietro questo atteggiamento è il primo passo per sconfiggerli.
5. Momento verità: ti sei davvero impegnato per raggiungere i tuoi obiettivi o hai dato solo il minimo indispensabile? Cosa sarebbe successo se ti fossi impegnato davvero?
E ora il gran finale: siamo arrivati a fine anno. Il primo gennaio abbiamo stilato dei propositi che forse abbiamo raggiunto… o forse no. Ci siamo impegnati abbastanza? Ci abbiamo creduto fino in fondo o abbiamo accampato scuse su scuse? Rispondere a questa domanda ci obbliga a riflettere su cosa avremmo potuto raggiungere se ci fossimo impegnati abbastanza. In questo modo, abbiamo idea di cosa cambiare nel 2021.
Detto questo… buon fine 2020 e ancora migliore inizio 2021!
Questo post nuoce gravemente alla salute.
Chi scrive post come questo avvelena anche te, digli di smettere! 😀
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