L’albero a cui tendevi/ La pargoletta mano/ Il verde melograno/ Dai bei vermigli fior/ Nel muto orto solingo/ Rinverdì tutto or ora/ E giugno lo ristora/ Di luce e di calor.
(Cito a memoria, quindi potrebbe avere qualche imprecisione :D)
Probabilmente, questa è stata la prima poesia che ho imparato a memoria. Ricordo che ero piccola, e l’avevo letta su un libro in giro per casa. Insomma, la mia attrazione per il macabro è iniziata presto. 😀 Boh, mi trasmette nostalgia, malinconia, una solitudine antica e terribile.