I nati nell’89 hanno Reflex digitali
E mettono su Flickr belle foto in bianco e nero.
I nati nel ’69 fanno i camerieri al centro
E scrivono racconti: ne hanno pubblicati due.
Le velleità ti aiutano a dormire
Quando i soldi sono troppi o troppo pochi
E non sei davvero ricco né povero davvero,
Nel posto letto che non paghi per intero.
I nati nel ’79 suonano in almeno due o tre gruppi
E fanno musica datata.
I nati nel ’59 tengono corsi di teatro
E quando va bene si rimorchiano le allieve.
Le velleità ti aiutano a scopare
Quando i soldi sono troppi o troppo pochi
E non sei davvero ricco né povero davvero,
Nel posto letto che non paghi per intero.
I critici musicali ora hanno il blog.
Gli artisti in circolo al Circolo degli Artisti.
I falsi nerd con gli occhiali da nerd.
I radical chic senza radical.
Nichilisti col cocktail in mano
Che sognano di essere famosi come Vasco Brondi,
Che appoggiato sul muro parla con la ragazza di qualcuno.
Anoressiche alla moda,
Anoressiche fuori moda,
Bulimiche si occupano di moda.
Mentre aspiranti DJ aspirano coca
Aspiranti attrici sospirano languide con gli autori tv,
Gli stagisti alla Fox, i registi di clip.
I falliti, i delusi, i depressi, i frustrati.
Gli emo riciclati.
I gruppi hipster, indie, hardcore,
Punk, electro-pop. I Cani.
I gruppi hipster, indie, hardcore,
Punk, electro-pop. I Cani.
I gruppi hipster, indie, hardcore…
Le velleità ti aiutano a scopare
Quando i soldi sono troppi o troppo pochi
E non sei davvero ricco, né povero davvero, nel posto letto che non paghi per intero.
Le velleità ti aiutano a campare
Quando mancano sei giorni all’analista
Ed è tutto così facile, o così difficile,
Nell’altro divanetto che non paghi per intero.
I Cani
Ci mostriamo tutti per qualcosa che non siamo.
Ci sentiamo tutti artisti e vogliamo apparire diversi dagli altri.
Proviamo tutti a non essere banali, ad essere diversi ed originali.
Peccato che non ci riusciamo. Mai. Volendo essere aridamente scientifici, è lo studio delle probabilità a dircelo: che probabilità c’è che, su sette miliardi di persone attualmente viventi, nessuno abbia ripetuto i nostri stessi gesti? Pur senza contare i nostri simili già vissuti, questa probabilità è infinitesima.
Torno a studiare Analisi II, va’.
certo che a te fa moooooolto male studiare XD
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Troppo, temo! XD
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Il problema è, secondo me, che molti di noi sbagliano nell’identificare il metro di giudizio ed il mezzo dell’originalità. E come fare altrimenti in una società che ci dice che per essere originali dobbiamo avere determinati oggetti e guidare determinate macchine?
Tutti hanno qualcosa di originale da regalare al prossimo. Sbagliamo solo il posto in cui effettuiamo la nostra ricerca…
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Bisogna soltanto cercare.
In fondo, molto in fondo.
Qualcuno ha una pala? ._.
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Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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Molto simpatica la filastrocca (non so se è una filastrocca). Non impartisco corsi di teatro forse perciò non rimorchio le allieve… Ti lascio agli studi. In fondo anche Weierstrass aveva le sue velleità, le chiamava massimi e minimi …
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E’ una canzone degli Zen Circus.
Uhm, Weierstrass… Quasi campo mio. 🙂
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Semplicemente ognuno di noi è un accumulo d’interessi.
Ma questi interessi esistono. In ognuno di noi, forse, coesistono in quantità diverse.
Ma alla fine sono sempre quelli.
Difficilmente qualcuno può distinguersi da qualcun altro.
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Sì, è ciò che intendevo. u.u
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