Era molto tempo che desideravo iniziare a vedere questa serie, ma l’avevo accantonata per un po’ consapevole di aver film, libri ed esercizi arretrati.
Poi l’altro giorno mi è capitato di vedere un servizio in televisione mentre mi apprestavo a cucinare il pranzo – sono diventata una perfetta donna di casa, in pratica! – e mi è tornato lo “sfizio”, che sono riuscita finalmente a soddisfare solo questo pomeriggio guardando la prima puntata, cioè quello che in gergo viene detto pilot.
Facciamo un passo indietro.
House of Cards è una serie televisiva statunitense trasmessa da Netflix a partire dal 2013 – e in Italia da Sky.
Amata persino dal presidente Obama, ha come interprete principale il pluripremiato Kevin Spacey nei panni del capogruppo di maggioranza al Congresso degli Stati Uniti, Frank Underwood, deputato del Partito Democratico e principale fautore dell’elezione del 45° presidente, Garrett Walker. La serie si snoda dunque nell’ambiente politico di Washington, rappresentando uno specchio dell'”alta società” statunitense e mettendo alla luce cosa gli individui siano disposti a fare pur di ottenere il potere – o la vendetta.
Il primo episodio: “Capitolo 1”.
Intanto, sento il bisogno di spendere due paroline sulla regia: il pilot è affidato alle sapienti mani di David Fincher, che ha già avuto modo di dirigere Spacey in Seven – film che, personalmente, adoro. Ed in effetti il suo ‘tocco’ si riconosce: certo, è facile dirlo una volta aver letto il suo nome, ma alcuni spezzoni della puntata ricordano proprio il suo stile.
La serie inizia, come accade praticamente sempre in questi casi, “in medias res“, cioè nel pieno svolgimento dell’azione, ed i personaggi vengono introdotti uno per volta attraverso la voce narrante di Frank.
Ci troviamo all’indomani dell’elezione di Walker: ci si appresta ad organizzare la cerimonia d’insediamento ed il discorso del presidente, ma si stanno anche decidendo a chi affidare le cariche più importanti, tra cui quella a Segretario di Stato che era stata promessa a Frank in cambio del suo appoggio elettorale. L’incarico però viene affidato ad un altro, e Frank, anche se all’inizio deluso, riesce a trovare un altro obiettivo: la vendetta verso chi lo ha ingannato e sfruttato, uno alla volta, perché «è così che si divora una balena, un morso alla volta.»
Insomma… Se non fosse chiaro da quanto scritto finora, il primo episodio mi ha preso parecchio ed ho intenzione di continuare la visione il prima possibile!
Linda: «I know he made you a promise, but circumstances have changed.»
Francis: «The nature of promises, Linda, is that they remain immune to changing circumstances.»